NASHVILLE: LA CAPITALE DELLA COUNTRY MUSIC!!


Nashville – Skyline


Bisogna ammetterlo: se Los Angeles è la città del rock e Chicago quella del blues, quando si pensa a Nashville è la musica country a venire subito in mente. E perché no? Autoproclamatasi ‘Capitale mondiale della musica country’, Nashville si crogiola nel suo fascino un po’ casalingo. Striscioni e manifesti annunciano le nuove star e i loro dischi come le onoreficenze di certi annuari di college, e le strade portano i nomi di leggende del country come Roy Acuff e Chet Atkins. La Città della Musica (come i fans amano chiamarla) ha catturato l’attenzione persino di alcuni cantanti non country – da Joan Baez a Jello Biafra – anche se i loro commenti non sempre sono stati favorevoli. E tuttavia, pur essendo una città che ha fondato la sua reputazione su un sound che è un marchio di fabbrica, bisogna ammettere che Nashville sa essere accattivante.

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Nashville occupa quella nebulosa regione sud-orientale posta tra l’America centrale e la East Coast, tra il ‘profondo sud’ e il nord. È decisamente meridionale sotto molti aspetti, ma si trova così vicino alle altre regioni che la distinzione spesso risulta sfumata. In ogni caso, che siano gli USA a muoversi verso sud oppure che sia il sud a spostarsi lentamente verso il resto del paese, Nashville appare comunque più che mai come una città all-American (e per giunta una delle più schiette che avrete mai occasione di visitare).

Seduta a cavalcioni del Cumberland River nella zona settentrionale del Tennessee centrale, Nashville è situata a metà strada tra i Grandi Laghi e il Golfo del Messico, proprio nel cuore degli Stati Uniti orientali. Dal palazzo del governo statale – punto più alto della città – una compatta e frenetica distesa di strade a senso unico e alti palazzi di uffici si estende verso est fino a Broadway, l’arteria centrale di Nashville. A sud-est del palazzo del governo, lungo la 2nd Ave e Broadway, il restauro di storici edifici commerciali ha dato origine a un quartiere turistico chiamato ‘the District’. Music Row, l’altro principale quartiere commerciale, si trova un chilometro e mezzo a sud-ovest del centro.
Tra i nuovi sobborghi in espansione della città, è difficile identificarne uno con caratteri particolari, tranne in qualche caso. Elliston Place, il quartiere della cultura alternativa, si trova un chilometro e mezzo a ovest del centro, a nord di West End Ave. Subito a sud c’è il campus della Vanderbilt University. A est di Elliston Place, confinante con l’università, il Centennial Park ospita il finto Partenone che fece mostra di sé alla Centennial Exposition del 1897. L’intera zona è conosciuta come West End, e il suo centro è costituito da una congerie di ristoranti che costellano Broadway e West End Ave da entrambi i lati dell’università. Potrà capitarvi di sentire citare la zona anche come ‘i dintorni della Vanderbilt’.
Molti turisti non mettono neanche piede nel centro di Nashville e limitano la loro visita al gigantesco complesso di Opryland pochi chilometri a nord-est della città. Qui, la prefabbricata Music Valley ha dato vita a un quartiere turistico formato da motel economici, ristoranti in franchising e negozi di abiti a poco prezzo. L’aeroporto si trova 13 chilometri a est del centro. Gli autobus della Greyhound si fermano in centro.


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ATTRAZIONI PRINCIPALI

Il Centro

Il centro di Nashville è compatto e piacevole da visitare. Gli alti palazzi di uffici e gli edifici moderni dominano senza soffocare le strutture e le strade storiche della città (che sono poche ma ristrutturate e ben tenute). All’estremità occidentale del centro, il palazzo del governo (State Capitol) del 1845, costruito in stile neo-ellenico, è l’edificio più riconoscibile della zona. L’architetto William Strickland è sepolto nel punto nord-orientale del complesso, e le tombe del presidente James K. Polk e di sua moglie si trovano all’esterno su Capitol Hill. Una ripida scalinata sul lato settentrionale scende a un mercato ortofrutticolo e al Tennessee Bicentennial Mall proprio alle porte del centro.
Affacciato su Charlotte Ave, il palazzo del governo domina gli altri edifici governativi che circondano la Legislative Plaza, dove i ciliegi si coprono di fiori bianchi all’inizio della primavera. Il Performing Arts Center, che occupa un intero isolato scendendo verso est, ospita il Tennessee State Museum, che si sviluppa in gallerie sotterranee e ha un’entrata in Union Street, nei cui dintorni troverete le banche e gli hotel di élite della città. Tra essi, il più ragguardevole è l’Hermitage Hotel che nel 1920, nei giorni precedenti la ratifica in Tennesse del 19° Emendamento della Costituzione, ospitò sia i sostenitori che gli avversari dell’estensione del voto alle donne.
Union St conduce a est alla 1st Ave N e all’estremità occidentale del Riverfront Park sul fiume Cumberland. Il parco si estende tra i ponti presso Woodland St e Shelby Ave, e con i suoi viali alberati e percorsi da pedoni e carri trainati da cavalli offre un bel panorama per una passeggiata. Nel parco, proprio a sud di Davis Blvd, un recinto di legno circonda Fort Nashborough, una ricostruzione risalente al 1930 dell’avamposto originario della città. Al di là del fiume subito a nord di Shelby Ave, si trova un nuovo stadio che sarà sede degli Houston Oilers.
La storica area commerciale intorno a 2st Ave N negli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento era centro del mercato del cotone. La maggior parte dei magazzini vittoriani della zona fu costruita in quell’epoca (si notino le facciate in ferro e muratura). Oggi è il cuore del cosiddetto The District (il Quartiere): gli interni restaurati ospitano negozi, ristoranti, bar nei sotterranei e locali notturni, tra i quali il Wildhorse Saloon reso famoso dalla Nashville Network Tv. Due isolati a sud, su Commerce St, il Printers Alley è uno stretto viottolo di ciottoli rinomato per la sua vita notturna fin dagli anni Quaranta. Il Bourbon Street Blues & Boogie Bar è il centro di questa oasi non provinciale di locali e ristoranti.
Un pittoresco e cadente ghetto per cowboy ai lati della ‘Lower Broad’, tra la 4th e la 5th Ave dietro il Ryman Auditorium allinea bar in stile country, librerie per adulti e posti dove mangiare barbecue. Tootsie Wild Orchid Lounge sul lato settentrionale è il più conosciuto di questi ritrovi; stivali in pelle di serpente e tabacco da masticare sono uno spettacolo da gustare nelle pause musicali degli spettacoli offerti nel locale accanto, il Robert’s Western World, sede dei musicisti country alternativi.


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Music Valley

Non sorprende che la Music Valley sia la prima attrazione turistica di Nashville. Con un lampo di genio urbanistico, quest’area fu ricavata da un vicino sobborgo e trasformata in una mecca turistica americana senza che gli abitanti dovessero risentirne gli effetti negativi. Il molto amato parco di divertimenti di Opryland fu raso al suolo dai bulldozer per lasciare il posto all’enorme centro commerciale Opry Mills.
La più famosa sala da concerti della musica country, il Grand Ole Opry House si trasferì qui nel 1974 dalla sua sede originaria nel Ryman Auditorium in centro. Gli spettacoli si tengono di venerdì e sabato sera per tutto l’anno, e su appuntamento sono disponibili visite giornaliere dietro le quinte. Sul lato opposto della piazza rispetto alla Opry House, il Grand Ole Opry Museum racconta la storia dell’Opry per mezzo di statue di cera abbigliate con variopinti costumi e oggetti d’epoca: non perdete la ricostruzione di una classica sala di registrazione degli anni Cinquanta. E se ancora non ne avete abbastanza, il Minnie Pearl Museum e il Roy Acuff Museum vi aspettano in un villaggio ricostruito in stile vittoriano poco lontano.
La Music Valley si trova 15 km a nord-ovest del centro. I taxi di fiume percorrono il Cumberland River da e per il centro, una gita tra bei panorami che dura un’ora. È possibile fare gite in barca a bordo dell’imbarcazione General Jackson. Si può anche arrivare via terra.


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Ryman Auditorium

Chiamato la ‘madre chiesa della musica country’, il Ryman Auditorium ha ospitato il Grand Ole Opry per oltre trent’anni. Il capitano di fiume Thomas Ryman costruì l’enorme edificio di mattoni con il tetto a due spioventi nel 1890, destinandolo alla musica spiritual, ma dopo la sua morte nel 1904 la sala si aprì a spettacoli di genere diverso. Il più famoso di essi cominciò a essere chiamato Grand Ole Opry quando un annunciatore radiofonico diede inizio a un sabato notte di danze con le parole: “Nell’ultima ora abbiamo ascoltato quasi tutta musica da Grand Opera, ma da questo momento in poi ecco a voi il Grand Ole Opry”.
L’Opry fu trasferito nell’edificio Opryland USA nel 1974, e vent’anni dopo, in seguito a una ristrutturazione da 8,5 milioni di dollari, il Ryman è stato riaperto come sala da concerto. L’auditorium dà il meglio di sé durante gli spettacoli; i graziosi interni sono evocativi di per sé, ma il prezzo di ingresso è esagerato per un tour senza guida in un edificio vuoto. Il Ryman è situato in centro sulla 5th Ave N, proprio a est del Convention Center.


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Music Row

Music Row si divide in due parti: la mecca dei pezzi grossi dell’industria lungo Music Square, dove troverete gli uffici tirati a lucido delle case discografiche di Nashville, degli agenti, dei manager e dei promoter, e la zona turistica lungo Demonbreun St alcuni isolati a nord.
Nella zona turistica il Country Music Wax Museum è il primo di una serie di ‘musei’ e negozi di souvenir dedicati a personaggi come Hank Williams Jr e George Jones. Qui potrete registrare la vostra canzone, cantare al karaoke o andare alla ricerca di tesori come acchiappamosche a forma di chitarra, libri di cucina di Elvis e carte da gioco con le fotografie di ricciolute stelle della musica country.
Due isolati a sud l’ampio e celebrativo Country Music Hall of Fame fornisce una notevole introduzione a Nashville e all’evoluzione della musica country. Sono esposti numerosi oggetti, dal caratteristico cappello di Garth Brooks alla cravatta-laccio di Gene Autry, al testo originale manoscritto di ‘Mamas don’t let your babies grow up to be cowboys’. Il pezzo forte è la Cadillac che apparteneva a Elvis Presley, con un tetto apribile che si alza premendo un bottone e rivela gli interni rivestiti in oro. Ci sono anche la stanza di Hank Williams Jr, una serie di belle chitarre Gibson, registrazioni e filmati d’epoca.
Quel che i Sun Studios di Memphis sono per la cultura rockabilly, l’RCA Studio B è per il country, e viene riverito dai musicisti come il principale artefice del “Nashville Sound”. Si ritiene che lo studio, arredato in stile anni Cinquanta e di nuovo aperto dopo un periodo di chiusura per restauri, sia quello che ha lanciato il maggior numero di successi discografici nel paese.
Music Row è situata a sud della I-40, un chilometro e mezzo a ovest della città, ed è raggiungibile in autobus o tram.

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