Cultura dei Nativi Americani


Cultura e tradizioni dei Nativi Americani

Una delle usanze degli indiani d’America più popolari sono i balli di gruppo, rituali che vengono eseguiti per una varietà di scopi, in primis per chiedere prosperità a madre natura. Le danze includono la danza del bisonte, la danza della pioggia o la famosa danza del sole, propiziatoria per la salute della tribù.

CACCIA AL BISONTE

Prima di usare i cavalli, i cacciatori delle Pianure uccidevano i bisonti facendoli fuggire a centinaia sulle alture. Un solo nativo camuffato da lupo, strisciava fino a che il bisonte era a portata di tiro del suo arco. Poi i nativi a cavallo si avvicinavano furtivamente finchè la mandria cominciava a correre, quindi cavalcavano a fianco degli animali per colpirli a distanza ravvicinata.

IL GRANDE SPIRITO

Il mondo delle popolazioni delle Pianure era pieno di spiriti che possedevano potenza e abitavano persone,animali,oggetti e luoghi. Moltissime tribù native credevano che tutto avesse origine dal Grande Spirito. Le persone potevano invocare l’aiuto degli spiriti con canti, o cercare, tramite privazioni, di avere una visione che avrebbe trasmesso loro qualche potere sacro.Chi otteneva questo potere diventava “Uomo di Medicina”, cioè guida della tribù e consigliere.

UNA DONNA SACRA

Le donne native oltre a tagliare l’albero sacro di pioppo nero, cantavano durante le diverse danze e portavano doni ai danzatori. Nella tribù dei Piedi Neri il rituale della cerimonia dipendeva da una Donna Sacra. Chiunque si era impegnato in una Danza del Sole doveva comprare un fagotto di Natoas che veniva consegnato alla Donna Sacra durante un rito particolare. Il fagotto conteneva i diversi oggetti sacri, tra i quali pitture per il viso e sonagli, ma i più importanti erano un copricapo e un bastone sacro.

I TETON – SIOUX

Alla metà dell’800 i dominatori delle pianure settentrionali erano i Teton – Sioux, chiamati Sioux dagli europei (da una parola chippwa che significa “nemico”). La nazione era suddivisa in tre branche principali: Lakota (Teton), Dakota (Santee) e Nakota (Yankton e Yanktonai); la loro vita dipendeva dalla caccia al bisonte e l’estinzione delle grandi mandrie significò la fine delle loro indipendenza.

ARMI PER LA DISTANZA

Fino a quando le tribù delle Pianure acquistarono fucili dagli europei, archi e frecce erano le uniche armi efficaci per le lunghe distanze. Costruiti in legno duro ricurvo, rinforzato con lacci di tendine, gli archi scoccavano frecce fornite di punte in pietra, erano lunghi solamente 1m circa per poter essere facilmente utilizzati da cavallo.

LA NAZIONE INDIANA

Attualmente gli Indiani d’America sono circa un milione e mezzo, ma soltanto metà di loro conservano l’orgogliosa identità delle tribù d’origine e si definiscono appartenenti alla “nazione” indiana, di cui difendono tradizioni, credenze religiose, lingue e abitudini. Le guerre indiane sono finite da oltre un secolo, ma non è finita la dura lotta delle tribù per la riconquista dei loro diritti. Tra le tante vertenze ancora aperte tra indiani e governo americano me spiccano alcune:

SIOUX:
gli eredi di quelli che furono i più valorosi guerrieri indiani, lottano da anni per riottenere le Paha Sapa. Si tratta di un’area montagnosa al confine tra South Dakota e Wyoming, che spetta ai Sioux in base al trattato di Fort Laramie del 1868.

PIEDI NERI:
Un tempo tra gli indiani d’america più coraggiosi e bellicosi, i Piedi Neri, che vivono oggi nel Montana, sono impegnati a difendere la pace e la sacralità del loro territorio contro le grandi imprese petrolifere che hanno ottenuto dal Governo il permesso di poter installare nella zona “sacra a Manitu” pozzi e raffinerie.